CITOFONO

Impariamo a conoscere quel dispositivo simile ad un datato e bieco telefono,appiccato al muro e di solito, installato in prossimità della porta di casa.

Si tratta della postazione interna di un impianto citofonico; esso si sviluppa principalmente in 3 blocchi:

Posto interno;

Posto esterno;

Alimentazione;

Il posto interno è caratterizzato da una cornetta con all’interno una capsula microfonica ed un altoparlante per riuscire a comunicare con il posto esterno. Internamente per la ricezione di una chiamata,utilizza una suoneria, mentre sulla scocca,si possono intravedere dei pulsanti che servono ad azionare le aperture disponibili tramite serrature elettriche.

Il posto esterno si trova all’esterno della abitazione,ed ha la funzione di chiamata con un pulsante o più pulsanti vicino a delle targhette portanome, dove si può identificare chi si vuole chiamare; ovviamente ha anch’esso una capsula microfonica ed altoparlante per la comunicazione con il posto interno, situati su un modulo chiamato in gergo “parlascolto” . In più e non cosa da sottovalutare, ha a disposizione un’illuminazione interna,per visualizzare i pulsanti delle chiamate.

Infine la parte di alimentazione,con l’alimentatore citofonico, il quale garantisce la giusta erogazione di corrente e tensione per un corretto funzionamento con le varie funzioni di chiamata, di trasmissione e di ricezione del segnale audio e le aperture delle serrature elettriche.

I classici impianti citofonici funzionano a 5 fili,parlando così,di un impianto citofonico 4 + n,dove n sono le chiamate disponibili; l’impianto si sviluppa in una dorsale dove vengono portati tramite il “parlascolto” l’audio e la fonia; il comune e l’apriporta tramite l’alimentatore, mentre la chiamata viene portata al posto esterno. la distanza massima che può raggiungere senza problematiche di interferenze o malfunzionamenti sono 100 m con opportuni accorgimenti e particolari componenti. I posti interni possono essere massimo 2 senza apportare modifiche consistenti sull’intero impianto o aggiunta di particolari dispositivi.

I nuovi impianti citofonici possono essere oltre che a 4+n, anche a 2 fili, dove utilizzando solamente un “bus”, si possono trasmettere tutte le componenti di audio,fonia e controllo aperture elettriche. Ovviamente lavorando con tecnologie differenti e tensioni di lavoro differenti, i 2 impianti non sono compatibili tra di loro a livello di componentistica.

Le problematiche di malfunzionamento di un impianto citofonico possono essere molteplici; dalla completa assenza di trasmissione del segnale audio dal posto interno al posto esterno o dal posto esterno al posto interno, dall’improvvisa assenza della chiamata del posto interno o all’impossibilità improvvisa di non riuscire più ad attivare le serrature elettriche o semplicemente alla presenza di fastidiosi ronzii al dispositivo interno o esterno, fanno si che la maggior parte delle volte,sostituire il solo apparecchio interno, non porti alla soluzione del problema. Esso non è l’unico componente in campo in un impianto citofonico, anzi si può definire come l’ultima ruota del carro, specialmente quando ci si trova in un condominio dove ci sono x interni.

In questo caso prima di procedere ad una qualsiasi azione, la cosa più semplice da fare è fare i detective, ovvero capire se il problema dipenda dal nostro interno oppure da un malfunzionamento di un componente dell’impianto citofonico. Andando dal vicino di piano per chiedere un pò di sale che magari è finito, può essere un modo per capire se anche il suo apparecchio interno,presenta la medesima problematica. Se la risposta è positiva,allora l’unica operazione che si può fare è andare a controllare se qualche interruttore del Quadro Elettrico interno del condominio è abbassato; SOLAMENTE e ribadisco SOLAMENTE se si è certi che quell’interruttore faccia capo all’impianto citofonico, provare a riarmarlo. In caso di riarmo negativo fatelo presente a chi di dovere tipo esempio Amministratore o Caposcala,il quale dovrà contattare SOLAMENTE ESSO l’elettricista che ha in manutenzione l’impianto condominiale. Si, perchè professionalmente ed eticamente se si può dire, un altro specialista del settore,non può operare,o anche semplicemente cercare la causa del guasto,se non autorizzato dall’Amministratore dello stabile, su un impianto condominiale per motivi principalmente di tutela,in primis , per gli altri condomini, ai quali inavvertitamente, può recare danno o malfunzionamenti inizialmente inesistenti, in secondi, una tutela sua in quanto se causa un danno inavvertitamente, è obbligato a sistemarlo senza applicare nessun costo per la riparazione.

Quindi è importante in questi casi,verificare se il problema è solamente nel proprio interno oppure comune agli altri interni e poi, agire nel rispetto delle normative.

Contrariamente a ciò, essendo sicuri che SOLAMENTE il proprio interno è interessato da un malfunzionamento, si può tentare la sostituzione dell’apparecchio interno. Questo vale anche per un’abitazione singola ed indipendente tipo esempio villa. La procedura prevede 2 regole:

1- sostituire l’apparecchio interno presunto guasto, con uno dello stesso modello.

In commercio ci sono tanti modelli di citofoni, e la tentazione è alta magari nell’intento di voler sostituire il citofono presunto guasto, con uno magari molto più accattivante o specialmente dedito all’interior design. Scelta sbagliatissima, dato il fatto che ogni impianto citofonico lavora con delle proprie tensioni.caratteristiche di comunicazione e componenti, a meno che non sia un citofono universale. in questo caso si dovrà accertare la compatibilità dell’impianto citofonico es: Urmet, Btiticino, Elvox, Farfisa ecc… con quel tipo di apparecchio interno, e successivamente, richiedere l’intervento di un qualsiasi specialista del settore, per riuscire a realizzare la compatibilità.

2- collegare gli stessi fili con lo stesso ordine, stessa posizione e stesso colore.

Una volta che avete in mano il nuovo apparecchio interno, dovrete smontare quello guasto, ma non prima di esservi segnato o meglio fotografato,l’ordine precedente dei fili e i colori a cui combaciano i morsetti. Importantissimo step da realizzare per non recare danni all’impianto citofonico scambiando erroneamente qualche filo.

Se non siete certi delle vostre capacità o competenze, chiamate uno specialista del settore, il quale saprà acquistare l’esatto modello da sostituire ed effettuare la sua corretta sostituzione.

Con ciò, spero di esservi stato d’aiuto nel capire cosa è,quella specie di telefono posto vicino alle vostre porte di casa, strumento essenziale in una abitazione, per sapere chi ci sta chiamando o aspettando dall’esterno. Un saluto, al prossimo articolo.